Come mai esistono delle teorie secondo le quali la farina 00 è dannosa per il nostro organismo? Teorie che allo stesso tempo suggeriscono di scegliere alcune alternative a questo ingrediente? Il tutto nasce dal suo processo di produzione.
Per produrre la farina 00, quella caratterizzata da un colore bianco e da una lunga scadenza, il grano passa attraverso un processo di raffinazione tale che favorisce dei notevoli cambiamenti dell’ingrediente stesso: la fase di macinazione del chicco, quella che in questo caso ci interessa di più, priva ogni singolo chicco di gran dal suo germe interno, che è la parte in cui si concentrano tutte le sue proprietà (sali minerali e vitamina B ed E, fibre e acidi grassi). E’ in questa fase, dalla quale si ottiene la cosiddetta farina raffinata che si ha una grande perdita di elementi nutritivi e si ottiene un prodotto ricco di zuccheri.
A cosa può portare questo? Quali possono essere i risvolti sulla nostra salute? La risposta è abbastanza banale: il corpo quando viene messe in “relazione” con i prodotti raffinati produce una maggiore quantità di insulina, che con il tempo favorisce il deposito di grasso.
Le alternative: i nutrizionisti consigliano farine alternative, ricche di tutte queste sostanze che vengono perse nella fase di produzione della farina 00, come la farina di frumento (contiene crusca e vitamina E e B, sali minerali), farina di ceci e farina d’avena, farina integrale. Tutte queste farine qui elencate sono ricche di fibre e hanno un bassissimo contenuto calorico, apportano al nostro organismo vitamine e sali minerali (quali potassio calcio e fosforo), aiutano a mantenere il peso forma.